Ogni anno il panettone non può mancare sulla tavola di ogni italiano, ma conosci la sua storia e la sua enorme evoluzione?
La tradizione del dolce natalizio per antonomasia, ha un’origine lontanissima nel tempo e legata indissolubilmente alla città di Milano. La sua forma tipica, quella che ricorda un po’ un fungo, è più recente e fu introdotta dal pasticciere Angelo Motta. La sua popolarità è costantemente in aumento, grazie alle produzioni artigianali che si sono moltiplicate fissando uno standard qualitativo sempre più alto, che nella percezione dei consumatori, è contrapposto a quello industriale. Questa tendenza non si nota solo in Italia, ma anche all’estero, dove negli ultimi due decenni l’interesse verso il panettone è cresciuto sempre di più, specie negli Stati Uniti, in Giappone e in molti paesi europei.
La ricetta tradizionale del panettone prevede pochi ingredienti, lavorati a lungo con un procedimento complesso che lo porta a trasformarsi nel dolce che vediamo ogni anno. La differenza tra i panettoni industriali e quelli artigianali sta nell’utilizzo di additivi, non tanto nella lavorazione che più o meno è la stessa. Un laboratorio artigianale ha tempi di preparazione abbastanza brevi, mentre le grandi aziende cominciano la realizzazione già in estate, per essere pronti a rifornire su vasta scala i supermercati.
In ogni caso, la produzione è cresciuta sempre di più negli ultimi decenni e questo fenomeno è dovuto al fatto che il lavoro del pasticcere si è fatto sempre più itinerante: spostarsi per imparare il mestiere è diventato in certi casi un requisito importante per crescere dal punto di vista professionale.
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