Il pane fresco è uno degli alimenti più amati, uno di quelli più diffusi e consumati a livello mondiale; ma è anche uno degli alimenti dei quali esistono più varianti: negli ingredienti, nelle loro quantità, nella preparazione e nella forma. Quattro ingredienti base (farina, acqua, sale e lievito), infinite versioni… tutte buonissime!
Le prime tracce di un alimento simile al pane risalgono addirittura alla preistoria, quando l’uomo scoprì – forse per caso – che poteva cuocere un impasto di polvere di ghiande schiacciate con acqua su lastre roventi, ottenendo un prodotto duro ma nutriente, simile ad una focaccia; la farina ottenuta dai cereali macinati, come l’orzo e il farro, sostituì poi con successo la polvere di ghiande. Il primato nella lievitazione è attribuito ai babilonesi, poi perfezionata dagli egizi che idearono anche i primi strumenti per la panificazione. I greci aggiunsero poi altri ingredienti all’impasto di farina ed acqua ed istituirono i primi forni pubblici, mentre i romani raffinarono la ricetta e la resero popolare. E così, un passo alla volta… il pane fresco è giunto fino alle nostre tavole!
A seconda degli ingredienti utilizzati nella sua preparazione, il pane fresco comunemente in commercio si divide in pane comune e pane speciale. Il primo parte da una pasta lievitata a base di farina di grano, lievito, acqua e sale (quest’ultimo non viene utilizzato in alcuni impasti come quello per il pane toscano “sciocco” o, appunto, “senza sale”); il secondo si ottiene attraverso una grande varietà di impasti che agli ingredienti di base aggiungono o sostituiscono altri ingredienti (olio, burro, malto, latte, miscele di farine di cereali diversi).
Alcuni semplici accorgimenti possono ritardare il processo di indurimento del pane fresco: se deve essere consumato in più giorni, è indispensabile conservarlo in un luogo non umido, in un sacchetto di carta, avvolto in un panno o comunque in un contenitore chiuso non ermeticamente.
Meglio ancora congelarlo: ciò che lo renderà nuovamente consumabile in un periodo fino a tre mesi. Per congelare il pane è consigliabile avvolgerlo in fogli di alluminio (se si tratta di un pane di grandi dimensioni, è opportuno dividerlo in pezzi prima di metterlo nel congelatore per accelerare il processo di surgelazione); lo scongelamento potrà essere effettuato a temperatura ambiente, nel forno o nel microonde.
Ogni giorno sforniamo per voi il migliore pane fresco, sano e fragrante: venite a trovarci, per scoprire la varietà della nostra produzione!